Lezione 0: L'ABC...i concetti minimi che ci servono per cominciare a studiare jazz (Parte 1)
Sarà una lettura noiosa.....ma prima o poi dovete farla 🙎
Cercherò di essere sinteticissimo....ma ci sono dei concetti che chiunque si avvicina al jazz gli tocca prima o poi conoscere.
Il primo è facile:
In Italia i nomi delle note risalgono al XII secolo e li ha assegnati Guido d’Arezzo; corrispondono alle sillabe iniziali dei primi sei versetti dell’inno "Ut queant laxis":
Ut queant laxis
Resonare fibris
Mira gestorum
Famuli tuorum
Solve polluti
Labii reatum,
Sancte Iohannes
Successivamente si è provveduto a sostituire la sillaba UT con DO (perchè era veramente brutta 😉) e SA è diventato SI per una sua migliore musicalità.
Il sistema maggiormente diffuso, soprattutto nella musica stampata è quello Internazionale. Il loro sistema per indicare le note utilizza le prime lettere dell’alfabeto, partendo dalla lettera A per il LA e arrivando alla lettera G per il SOL, seguendo l’ordine della scala di LA minore:
Il secondo concetto è:
Do - Re - Mi- Fa- Sol- La- Si
Se vuoi ricevere aggiornamenti seguimi mettendo "mi piace" sulla mia pagina Facebook: Clicca qui
Cercherò di essere sinteticissimo....ma ci sono dei concetti che chiunque si avvicina al jazz gli tocca prima o poi conoscere.
Il primo è facile:
La notazione internazionale delle note
In Italia i nomi delle note risalgono al XII secolo e li ha assegnati Guido d’Arezzo; corrispondono alle sillabe iniziali dei primi sei versetti dell’inno "Ut queant laxis":
Ut queant laxis
Resonare fibris
Mira gestorum
Famuli tuorum
Solve polluti
Labii reatum,
Sancte Iohannes
Successivamente si è provveduto a sostituire la sillaba UT con DO (perchè era veramente brutta 😉) e SA è diventato SI per una sua migliore musicalità.
Il sistema maggiormente diffuso, soprattutto nella musica stampata è quello Internazionale. Il loro sistema per indicare le note utilizza le prime lettere dell’alfabeto, partendo dalla lettera A per il LA e arrivando alla lettera G per il SOL, seguendo l’ordine della scala di LA minore:
A (LA) - B (SI)- C (DO)- D (RE)- E (MI)- F (FA)- G (SOL)
Il secondo concetto è:
"L'armonia della scala maggiore"
La scala maggiore è
caratterizzata dalla struttura T-T-S-T-T-T-S
quindi dall'avere un semitono tra il III-IV grado ed il VII-VIII.
Prendiamo ad esempio la scala maggiore di C (DO)
Sovrapponendo per terze (ossia prendiamo una nota ogni 3) le voci
su ognuno dei gradi della scala otterremo i seguenti accordi:
- I GRADO
(tonica) =Accordo maggiore con settima maggiore
- II GRADO
(sopratonica) =Accordo minore con settima minore
- III GRADO
(modale) =Accordo minore con settima minore
- IV GRADO
(sottodominante) =Accordo maggiore con settima maggiore
- V GRADO
(dominante) =Accordo maggiore con settima minore
- VI GRADO(sopradominante)
=Accordo minore settima minore
- VII GRADO
(sensibile) =Accordo minore/ b5 e settima minore
Cosa abbiamo imparato?
1. Che ci tocca chiamare le note con le lettere, o meglio che dobbiamo sapere a cosa corrispondono se vogliamo vedere video tutorial su you tube o leggere musica ( nel linguaggio parlato tranquilli che in italia continuiamo a chiamare le note con il nome che ci hanno insegnato alle scuole medie 😁)
2. Dall'armonizzazione di una scala maggiore emergono quattro specie di accordi di settima:
2. Dall'armonizzazione di una scala maggiore emergono quattro specie di accordi di settima:
- Accordi maj7 sul I e sul IV grado
- Accordi min7 sul II , III, VI grado
- Accordi 7 sul V grado
- Accordi min7(b5) o semi diminuito sul settimo grado
3. Che quando abbiamo una sequenza di accordi possiamo provare a capire in che tonalità ci troviamo cercando di capire su quale grado di quale scala questi accordi potrebbero essersi formati:
Esempio:
Dmin7 , G7, Cmaj7 sono formati sul II , V, I grado della scala maggiore di DO, quindi siamo in tonalità di DO Maggiore.
Così come Dmaj7, Bmin7, Emin7, A7 sono formati sul I,VI,II,V grado della scala maggiore di RE, quindi siamo in tonalità di re Maggiore.
Ora ti immagino che pensi:
"Allora è facile! Per improvvisare su una sequenza di accordi derivanti da una certa scala basta che suono le note di quella scala!"Ehm....si e no....non corriamo troppo 😊 e passate alla Lezione 1
Se vuoi approfondire quanto visto fino ad ora puoi acquistare il mio nuovo libro su Amazon:
Se vuoi approfondire con le mie video lezioni e avere materiale extra sostienimi:
Commenti
Posta un commento