Esercizio su St. Thomas di Sonny Rollins
Ciao Amici,
Oggi parliamo di "St. Thomas", una composizione jazz scritta dal leggendario sassofonista statunitense Sonny Rollins. La canzone è diventata una delle sue composizioni più iconiche ed è ampiamente conosciuta nel mondo del jazz.
"St. Thomas" è stata registrata per la prima volta nell'album di Rollins intitolato "Saxophone Colossus", pubblicato nel 1956. La traccia presenta un ritmo distintivo e vivace influenzato da elementi della musica delle isole caraibiche, in particolare il calypso. Il brano prende il nome dall'isola di Saint Thomas, una delle isole Vergini americane nei Caraibi.
Il brano presenta diverse insidie. La prima è la velocità. Negli anni il brano è stato eseguito sempre più veloce dai vari interpreti, tanto da farci percepire la velocità della registrazione originale come "lenta".
La seconda insidia è la progressione che presenta numerosi cambi di accordi:
Purtroppo non possiamo togliere il D-7, lasciando il G7, come sarebbe logico in altri casi. Infatti, provenendo da un A7 (V grado di D- Armonica), dobbiamo risolvere sul D-7 che diventa II grado di C maggiore.
Nell'esercizio di seguito useremo una tecnica ampiamente descritta nel mio libro "Lezioni Di Chitarra Jazz" (clicca qui) che estende gli arpeggi-scala con note cromatiche per creare delle fantastiche frasi “be-bop” da utilizzare facilmente durante l’improvvisazione.
Adotteremo un metodo originale sviluppato da me (o almeno credo, visto che il mondo è grande e può essere che ci sia qualcuno che abbia avuto la stessa idea o idea simile). Chiameremo questo metodo “fill the frets” o “riempi i tasti”.
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